• Pubblicata il 15/10/2015
• Autore: Collima 2
• Categoria: Racconti erotici gay

La verità - Messina Trasgressiva

Nella vita mi occupo di tante cose. Ma vorrei usare la rubrica di questo sito per fare outing. Sono un omosessuale. Mi piacciono gli uomini, ma faccio finta di essere etero. Quasi tutti i giorni commento le storie proprio in questo sito, facendo finta di essere etero contro i froci. Per me gli americani hanno importato i froci. Cerco di distrarmi non pensandoci, magari occupandomi dei miei hobby tipo il modellismo, ma oramai sono fritto con il cervello... mi piace tanto il cazzo…
Vi racconto la mia storia, come vi dicevo, mi piacciono gli uomini. Giudico un uomo in funzione della lunghezza del suo pisello. Li vorrei tutti per me. Sono geloso quando leggo di storie di altri uomini e di altri cazzi, per questo offendo tutti apposta con veemenza, facendo finta di non essere anch’io un frocione.
Ma veniamo a noi… C’è un posto dove ne recupero a volontà. Dalle mie parti c’è un autostrada, con una banchina di parcheggio isolata. Si accede a questa banchina sia ovviamente dall’autostrada che dalla strada statale vicinale. Dall’autostrada si fermano i camionisti per le ore di riposo e per farsi le scopate gratuite. Ci sono molte donne e tantissimi uomini che frequentano quel luogo. Fermano la macchina sulla statale e percorrono a piedi il tratto per arrivare al parcheggio.
Io ho iniziato per caso, fermo nel parcheggio, è arrivato un camionista. Mi ha fatto cenno di entrare nel camion. Si è sbottonato la patta dei pantaloni e ha estratto il suo arnese. Molto grande, lungo e grosso.
Io ho iniziato dapprima a segarlo, poi lui mi preso con la nuca, mi sono avvicinato sempre di più e l’ho preso in bocca. Ho iniziato ad andare su e giù con la testa fino a farlo sborrare. Ovviamente ho leccato e succhiato tutta la sborra. Nemmeno una goccia ho perso.
Lui era tutto soddisfatto, mi ha chiesto il numero di cellulare e se poteva darlo in giro ai suoi amici. Ovviamente ho acconsentito. Da quel momento, quando mi chiamano mezz’ora prima di arrivare, io corro subito. Da poco ho iniziato a prenderlo anche nel culetto. Che piano, piano si sta dilatando sempre di più. Ora entrano anche cazzi di grosse dimensioni tranquillamente. Pompini e chiavate in culo, non si contano più. Però non si deve sapere. Faccio finta di essere uno di quelli contro gli omosessuali. Di giorno li attacco. Ma so benissimo in cuor mio, che mi piacciono.

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